Marianna Saragaglia: dalla passione per l’ingegneria alla guida globale dell’oil&gas
Marianna Saragaglia nasce a Nettuno, città di mare che diventa fin da subito il suo primo confine e orizzonte. Figlia di un ingegnere meccanico e di un’ex maglierista, cresce in un ambiente dove si respira precisione, tecnica e determinazione. Fin da piccola, al posto delle bambole, costruisce impianti con i Lego e sviluppa un profondo senso dell’ordine e delle regole. Dopo il liceo classico supera l’esame per ingegneria al Politecnico di Roma, ma un evento familiare la porta a scegliere un percorso diverso, più compatibile con le esigenze di cura: si iscrive a psicologia, una formazione che si rivelerà fondamentale per il suo approccio umano alla leadership.
Una donna ai vertici dell’oil&gas internazionale

La mia sfida più grande non è stata arrivare in alto, ma restare fedele a chi sono. Una donna che costruisce, ovunque si trovi, senza mai smettere di credere che ogni confine possa diventare orizzonte.
Marianna Saragaglia
A soli diciannove anni entra in ENI. Giovane, donna e senza una laurea tecnica, si distingue nei cantieri del Medio Oriente grazie alla fiducia del suo primo capo. Da assistente personale diventa project manager, lavorando in Arabia Saudita, Qatar, Emirati Arabi e Dubai. Dopo una breve esperienza nel settore alimentare con un’azienda americana, torna nel mondo petrolchimico accettando una nuova sfida: entrare nel gruppo saudita AlAbdulkarim. Qui ricopre un ruolo di direzione tecnica e commerciale, seguendo progetti strategici tra Europa e Medio Oriente. Unica donna tra cinquemila colleghi, guadagna rispetto e ammirazione. Paradossalmente, le maggiori difficoltà le incontra in Italia, dove trova più ostacoli nel farsi riconoscere come leader.
La sfida di CORTEMGROUP: visione, crescita e leadership globale
Nel 2016 viene chiamata da CORTEMGROUP, azienda italiana specializzata in soluzioni per ambienti pericolosi. Inizia come dirigente e cresce rapidamente: guida i Grandi Progetti, poi la fabbrica di Dubai, fino a diventare direttrice commerciale globale e membro del Consiglio di Amministrazione. Oggi gestisce l’intero fatturato mondiale dell’azienda, coordinando oltre 150 persone ed essendo l’unica donna nel CdA.
Il lavoro per lei è identità e vocazione. Ha scelto di non avere figli, vive a distanza con il marito in Val Camonica, ma ha costruito un equilibrio fatto di libertà, rispetto e cura. Il futuro lo immagina con nuovi progetti, sedi nel mondo e forse, un giorno, un passo verso l’imprenditoria. Con la stessa passione di quando da bambina costruiva con i Lego. Solo un po’ più in grande.







