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NEL MONDO DELLE ECCELLENZE ITALIANE.

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Premio Ambrosoli: sul podio le Eccellenze del Sud Italia

Premio Giorgio Ambrosoli, quinta edizione:  in scena l’Italia migliore. Il Premio assegna riconoscimenti a persone, o gruppi di persone – in particolare della pubblica amministrazione e delle imprese – che su tutto il territorio nazionale si siano contraddistinti per la difesa dello stato di diritto tramite la pratica dell’integrità, della responsabilità e della professionalità, pur in condizioni avverse a causa di “contesti ambientali”, o di situazioni specifiche, che generavano pressioni verso condotte illegali.

Un riconoscimento al valore degli “esempi invisibili” promosso dalla famiglia Ambrosoli e da Transparency International Italia, sostenuta da Confcommercio – Imprese per l’Italia, con il Patrocinio del Comune di Milano, della Camera di Commercio di Milano, l’adesione di Fondazione Rete Imprese Italia e del Piccolo Teatro di Milano.

«Il Premio quest’anno – ha dichiarato la presidente Annalori Ambrosoli – è riuscito a valorizzare al meglio attraverso i riconoscimenti quel senso intrinseco di consapevolezza di essere portatori tutti noi di valori morali e diventare in prima persona esempi etici fondanti per la società. Siamo ricchi di figure dai profili mai banali e non urlati che diventano del corretto agire pur in situazioni difficili e anche mettendo a repentaglio la propria vita».

In occasione della quinta edizione del Premio, sono stati 13 i riconoscimenti consegnati: 4 premi, 6 menzioni speciali, 2 premi speciali e per la prima volta un riconoscimento europeo.

I VINCITORI

I 4 premiati di quest’anno sono Giuseppe Antoci, presidente del Parco dei Nebrodi (Messina) e fautore della creazione del Protocollo di Legalità per la tutela e la salvaguardia delle concessioni dei terreni degli enti pubblici e l’eliminazione delle infiltrazioni mafiose nei procedimenti di affidamento degli stessi; Vincenzo Ciotola, presidente dell’Istituto Tecnico Informatico Galileo Ferraris di Scampia, impegnato nella diffusione delle cultura della legalità nonché promotore di iniziative di innovazione pedagogica; Adriana Musella, fondatrice dell’associazione antimafia Riferimenti a Reggio Calabria e figlia dell’imprenditore Gennaro Musella, ucciso dalla ‘ndrangheta nel 1982; Mariella Russo, dirigente scolastico dell’Istituto Raffaele Piria di Rosarno, tra i più innovativi e intraprendenti d’Italia, attenta soprattutto ai figli dei boss locali.

Dei Premi Speciali sono stati insigniti Pino Gusmaroli, consulente esperto nel mercato borsistico che venne chiamato da Giorgio Ambrosoli negli anni ’70 a far parte della squadra per la liquidazione della Banca Privata Italiana di Michele Sidorna, e Silvio Novembre, maresciallo della Guardia di Finanza che affiancò Ambrosoli durante tutto il procedimento fallimentare relativo alla bancarotta della Banca Privata Italiana.

Le Mensioni Speciali sono state assegnate a Salvatore Barbagallo, titolare di un’azienda di trivellazioni a Vibo Valentia che ha denunciato il clan Mancuso; Silvano Barco, atleta nello sci di fondo che si è rifiutato di assumere sostanze dopanti denunciato le pratiche e i comportamenti illeciti; Paolo Borrometi, giornalista di Ragusa, fondatore e direttore della testata online La spia e autore di numerose inchieste; Ilaria Capua, tra i principali virologi italiani e parlamentare, vittima nel 2014 di una vicenda giudiziaria e prosciolta due anni dopo dall’accusa di aver diffuso ceppi di influenza aviaria per lucrare sulla vendita di vaccini; Emanuele Feltri, perito agrario e imprenditore agricolo vittima di numerosi soprusi; Andrea Franzoso e Luigi Nocerino, funzionari di Ferrovie Nord Milano che hanno portato alla luce gravi irregolarità nella gestione dei rimborsi spese dei dirigenti attraverso un loro rapporto di verifica interno all’azienda.

Infine, il Riconoscimento Europeo è stato assegnato a Andrew Jennings, giornalista d’inchiesta da anni impegnato sui temi della corruzione nello sport, collaboratore dell’FBI ha dato il via alle indagini che hanno portato allo scandalo sui vertici della FIFA sull’assegnazione dei mondiali di calcio.

Fonte: Corriere della Sera

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