La storia di un imprenditore tessile che ha fatto grande il Made in Italy
Filiberto Martinetto (San Francesco al Campo, 14 novembre 1934) è stato un imprenditore tessile italiano di successo, fondatore di aziende leader nel settore e figura di riferimento per l’industria manifatturiera italiana. Grazie alla sua visione innovativa e alla determinazione nel valorizzare il Made in Italy, ha trasformato piccole realtà produttive in aziende di eccellenza.
Dagli esordi nel tessile alla fondazione della Filmar
Martinetto inizia a lavorare a soli 13 anni come apprendista nel nastrificio SITNA (Società Industria Tessile Nastri e Affini), mentre frequenta la scuola serale per periti tessili. Fin da giovane, dimostra una spiccata attitudine all’imprenditoria e alla qualità manifatturiera.
Nel 1961, insieme alla moglie Franca Biel, compie il passo decisivo fondando la Filmar, azienda destinata a diventare un punto di riferimento nella produzione di nastri tessili per arredamento, settore medicale e automotive. Il primo stabilimento nasce sotto una semplice tettoia con un orditoio artigianale e un vecchio telaio a navette: da questa umile partenza prende vita una delle realtà tessili più importanti d’Italia.
Espansione e successi imprenditoriali
Grazie alla costante ricerca dell’innovazione, Martinetto amplia il suo gruppo con nuove acquisizioni strategiche:
- 1978: Fondazione della Mabiel, specializzata in tessuti per uso industriale.
- 1981: Acquisizione della Remmert di San Maurizio, un tempo il più grande nastrificio d’Europa.
- Anni ‘90: Fondazione del Nastrificio Veneto e diversificazione delle attività produttive.
Martinetto si distingue per la sua capacità di combinare artigianalità e innovazione tecnologica, portando il settore tessile italiano a nuovi livelli di eccellenza.
L’impegno per la sostenibilità e la qualità nel tessile
Oltre al successo imprenditoriale, Filiberto Martinetto è stato un sostenitore di una produzione tessile etica e sostenibile. Ha contribuito attivamente al movimento Slow Fiber, che promuove una filiera produttiva responsabile e rispettosa dell’ambiente.
La sua filosofia imprenditoriale si basa su valori fondamentali come qualità, sostenibilità e innovazione, con l’obiettivo di preservare e rafforzare il patrimonio manifatturiero italiano.
Riconoscimenti e impegno istituzionale
L’impegno di Martinetto è stato riconosciuto a livello nazionale con importanti onorificenze:
- 1972: Nominato Cavaliere dal Presidente della Repubblica Giovanni Leone.
- 1986: Riceve il titolo di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana da Francesco Cossiga.
Oltre all’attività industriale, è stato attivo anche in politica e nel mondo associativo:
- Assessore del Comune di San Maurizio Canavese nelle fila della Democrazia Cristiana.
- Presidente di Confapi Piemonte, ruolo in cui ha portato soluzioni concrete per sostenere il settore manifatturiero in tempi di crisi.
L’eredità di Filiberto Martinetto
Dopo oltre 60 anni di carriera, Martinetto lascia il suo gruppo industriale alle nuove generazioni. Nel 2022, all’età di 88 anni, passa il testimone alla figlia Antonella, mantenendo vivo il suo spirito imprenditoriale e la sua visione per il futuro del tessile italiano.
Il suo libro autobiografico, “Tessere la vita”, racconta una storia di sacrifici, successi e innovazione, intrecciando lavoro, famiglia e passione per il settore manifatturiero.
Filiberto Martinetto e il Made in Italy
Filiberto Martinetto rappresenta l’esempio di un imprenditore che ha saputo coniugare tradizione e innovazione, contribuendo allo sviluppo del Made in Italy nel mondo tessile. La sua visione e la sua eredità continuano a ispirare nuove generazioni di imprenditori, dimostrando che il successo si costruisce con impegno, dedizione e rispetto per il lavoro.
La vita di Filiberto Martinetto è un esempio di imprenditoria vincente, di resilienza e innovazione nel tessile, un settore chiave per l’economia italiana. La sua eredità imprenditoriale continua a influenzare il futuro del Made in Italy e delle aziende tessili italiane, dimostrando che la qualità e la passione possono creare un impatto duraturo.