Amalia Cecilia Bruni

NEUROLOGA

Neurologa e scienziata di fama mondiale, direttrice del centro regionale di Neurogenetica di Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro, presidio d’eccellenza per lo studio delle demenze degenerative, la storia di Amalia Cecilia Bruni parte dalla voglia di realizzare il sogno di una vita nella terra che l’ha vista nascere: la Calabria. 

Dopo la laurea in medicina conseguita nel 1979 e la specializzazione all’università di Napoli, la famiglia avrebbe voluto vederla sistemata a fare endoscopie all’Istituto Pascale, diretto allora da un cugino materno, ma Amalia sceglie un’altra strada, quella più difficile: la ricerca.

La sua attività professionale comincia presso il Reparto di Neurologia del “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro. Gli studi sulle forme ereditarie di Alzheimer la conducono infatti all’individuazione del gene che soprattutto ne causa la trasmissione. Il riconoscimento significativo di tale traguardo è rappresentato dall’istituzione, nel 1996, a Lamezia Terme, del Centro regionale di Neurogenetica.

Agli inizi del nuovo millennio, la strada professionale di Amalia incrocia quella del dott. David Torpy, ricercatore endocrinologo, che ha in cura una paziente originaria di Nardodipace. La giovane signora è affetta da una sindrome di affaticamento cronico, non acquisita bensì iscritta nel codice genetico. Ciò spinge Torpy e il ricercatore italiano Giovanni Cizza a recarsi in calabria e collaborare con Amalia. Lo studio intenso e meticoloso di Amalia porta all’individuazione di una nuova proteina delle membrane neuronali, ribattezzata “Nicastrina” in onore alle famiglie calabresi che hanno collaborato alla realizzazione dell’indagine.

Negli anni sono diverse le mansioni di coordinamento di progetti di ricerca (pubblici e privati) e molti gli incarichi didattici nonché le collaborazione illustri con personaggi del calibro di Rita Levi Montalcini, premio Nobel per la medicina nel 1986. L’attività di ricerca di Amalia Bruni è contenuta in oltre 200 pubblicazioni specialistiche, che fanno di lei uno dei neurologi più affermati e autorevoli a livello mondiale.